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La Pompìa, ad oggi, resta il frutto più strano che io abbia mai visto 🙂

E’ nota anche come Citrus Monstruosa, proprio per legare la sua (probabile) famiglia, il cedro, ad un’estetica che non ne fa il suo punto di forza.

Ma come spesso capita, l’apparenza inganna.

Ed è proprio da questo frutto infatti che nascono alcuni dei prodotti più tipici della Sardegna, e di Siniscola in particolare.

La Pompìa è un frutto raro, coltivato solo nei comuni di Siniscola e limitrofi, sfruttato sia per le sue proprietà benefiche sia per realizzare dolci, marmellate…ed il celebre liquore di pompìa.

Leggi tutto: Pompìa, oro di Siniscola: cos’è e dove comprarla

La sua rarità è dovuta al fatto che non solo la sua coltivazione, come anticipato, avviene solo in alcune zone, ma soprattutto gli agricoltori nella maggior parte dei casi hanno alberi per il consumo familiare, e solo in pochi coltivano veri e propri agrumeti. 

La raccolta è manuale e avviene a partire dalla metà di novembre fino a gennaio.

Come e Quando è nata la Pompìa?

Le origini della pompia non sono certe, seppure molti studiosi e ricerche universitarie hanno ipotizzato che sia nata da un incrocio naturale tra diversi agrumi (probabilmente il cedro, il limone e il pompelmo) in epoca medievale.

Ciò che è certo è che la pompìa è tra gli agrumi più rari al mondo e che fino agli inizi degli anni ‘90 ne esistevano solo poche centinaia di alberi.

pompia

La sua “rinascita” commerciale si è avuta verso la fine della stessa decade, quando a Siniscola si è deciso di impiantare una coltivazione estensiva di pompìa, per realizzare un progetto di agricoltura sociale.

Nel 2004, poi, 5 produttori hanno istituito a Siniscola il Presidio Slow Food della Pompia.

Un programma finalizzato a tutelare questo benefico e raro agrume che costituisce un mirabile esempio di biodiversità del territorio sardo.

COME SI USA E QUALI PRODOTTI SI REALIZZANO

La pompìa viene utilizzata in numerose e gustose preparazioni culinarie sarde.

Rientra di diritto tra i prodotti tipici sardi ed obbligatori da assaggiare in tutte le sue forme se visiti l’isola durante le tue vacanze.

Le ricette più celebri a base di pompia della enogastronomia sarda sono: Sa pompia intrea, s’aranzata, la marmellata e il liquore di pompia.

Recentemente è stata impiegata anche nella produzione di birre artigianali da birrifici e beer firm sardi.

SA POMPIA INTREA

Tra le preparazioni possibili con la Pompìa, questa probabilmente è la più tipica di Siniscola.

La ricetta della pompìa intrea infatti è tramandata oralmente da secoli e costituisce il bagaglio culturale di molte donne siniscolesi.
La sua lavorazione è molto lunga e articolata. 

Per prima cosa viene asportata la buccia gialla con un coltellino, custodita amorevolmente per ricavarne in un secondo momento un liquore eccezionale e molto aromatico.

A tratti potrebbe ricordare il Limoncello, seppure ha caratteristiche organolettiche uniche. 

Poi viene praticato un foro nella parte superiore, dal quale viene estratta la polpa interna, estremamente acida. Il frutto, spoglio della polpa interna e della buccia, viene bollito nell’acqua e poi lasciato un po’ ad asciugare. 

Ed ecco la parte più dolce.

Si fa sciogliere il miele in un tegame di rame, nel quale poi si immergono le pompìe che vanno cucinate a fuoco lento, rigirandole continuamente in modo che assumano un colore uniforme, per circa 4-5 ore. 

Le nostre nonne dicevano “cando esta in colore de marengu er fatta“, cioè quando assume il colore del marengo (una moneta d’oro del 1800), la pompìa è pronta.

Va servita possibilmente su foglia d’arancio o di limone, tagliata a spicchi e abbinata al pecorino sardo e vino rosso: è un’ottima specialità.

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S’ARANZATA

S’aranzata è un dolce che si realizza con l’agrume caramellato e tagliato a tocchetti canditi con miele e l’aggiunta di mandorle dolci pelate e tostate.

La ricetta de s’aranzata è probabilmente molto antica ed è praticamente impossibile poter rintracciare con certezza le sue origini.

Ma come si prepara s’aranzata?

Viene presa la pompìa, tagliata a tocchetti e sbollentata in una pentola. Nel frattempo viene riscaldato il miele con una parte di zucchero e quando inizia a bollire si aggiunge la pompìa prima sbollentata.

Mentre il frutto ormai inizia a caramellare si aggiungono le mandorle e una seconda parte di zucchero, mescolando pian piano finchè non diventa dorato.

Quando il tutto ha preso un bel colore dorato si spegne il fuoco e tutto viene steso su una superficie piana e si lascia raffreddare.

Una volta raffreddato è finalmente arrivato il momento di tagliare i vari pezzi (solitamente romboidali) e poi adagiati su foglie di pompìa o nei pirottini di carta, pronti per essere mangiati.

Dove comprare s’aranzata già pronta ed ottima da gustare?

Io ti consiglio la Pasticceria Sos Pipitos in Via Nazario Sauro, 3 di La Caletta (NU) 

MARMELLATA DI POMPIA

Molto buona è anche la marmellata di pompìa, caratterizzata da un gradevole retrogusto amarognolo: la soluzione ideale per una colazione sana e nutriente.

Ed in questo articolo voglio spiegarti come preparare la Marmellata di Pompìa e dove trovarla se non vuoi prepararla tu 🙂

Come per la più classica marmellata di arance, la prima operazione importante è togliere la buccia, e la parte bianca.

A questo punto le pompìe amare vengono lavate e messe a bagno in un recipiente e coperte d’acqua per una notte.

Al mattino il profumo della cucina sarà già inebriante eppure il bello deve ancora arrivare.

Basterà scolare ed asciugare tutti i frutti, privando della scorza solo una parte del totale. Questa scorza verrà tagliata a strisce sottili e poi lessata 3-4 minuti in acqua bollente, poi scolata a lasciata da parte.

A questo punto vengono sbucciate anche le altre pompie e tutto viene ridotto a pezzi eliminando semi e parte filamentosa.

Adesso viene raccolta tutta la polpa in una pentola e messa sul fuoco. Si porta ad ebollizione e il tutto viene lasciato cuocere circa 5 minuti.

Trascorso questo tempo viene spento il fuoco e ad aggiunto lo zucchero (circa ⅓ in più del peso del frutto), il succo di limone e le striscioline bollite; si mescola tutto fuori del fuoco, fino al completo scioglimento dello zucchero.

Sciolto tutto lo zucchero la pentola torna sul fuoco e viene portata a bollore; il tutto dovrà cuocere a fuoco dolce per circa 30-35 minuti, mescolando di tanto in tanto

La marmellata sarà pronta quando avrà raggiunto la consistenza del miele.

Se vuoi sapere dove comprare la Marmellata di Pompìa, ti consiglio il Panificio Pau in Via Gianfranco Conteddu, 71 (Siniscola).

Potrai comprarla sul posto oppure online sul loro Sito Web ufficiale.

LIQUORE DI POMPIA

Per ultimo resta il pezzo forte. 

La scorza della pompia, infatti, si utilizza per preparare un ottimo liquore (licore de pompìa), che è consigliabile servire freddo e che è molto apprezzato per le sue capacità digestive.

Ogni volta che viaggio cerco di portarne sempre un po’ con me (di liquore fatto in casa ovviamente) per farlo assaggiare agli amici che non sono mai stati in Sardegna o che comunque non sono mai stati nella zona di Siniscola.

E tutti ne sono sempre rimasti affascinati. 

Così come spero ne rimarrai contento o contenta, tu che stai leggendo questa guida. 

In quasi tutti i ristoranti troverai Liquore di Pompìa fatto in casa (ovviamente ognuno con la propria ricetta familiare), ma se ti stai chiedendo dove puoi comprare liquore di pompìa per consumarlo tra amici o in famiglia anche lontano dalla Sardegna allora clicca su questo link whatsapp oppure scrivi una email ad [email protected].

Ne varrà sicuramente la pena 🙂

Ora dovresti sapere veramente tutto sulla pompìa, sulle sue origini e sui suoi usi e magici prodotti che il popolo sardo è riuscito a creare.

Non ti resta che assaggiarli tutti.

Leggi anche i miei articoli sui due dei miei preferiti dolci tipici e come realizzarli in casa: i Papassini sardi o “sos papassinos” tipici del mese di novembre e della festa di Ognissanti, e le Origliette sarde, dolce tipico carnevalesco. Ovviamente non possono che sposarsi alla perfezione con un bicchierino di liquore di Pompia 😉

Una chicca per te che sei un viaggiatore speciale?

Il Moletto Ostricheria Grill (di cui ti ho parlato nell’articolo MANGIARE BENE A LA CALETTA, E NON SOLO: I RISTORANTI CHE TI CONSIGLIO!) oltre ad essere un Ristorante consigliatissimo ed un Luogo in cui trascorrere un Aperitivo veramente suggestivo, puoi provare un cocktail unico, a base di Liquore di Pompìa, e che per ovvie ragioni non puoi provare altrove: il Thiniscolae.

Mi ringrazierai dopo 🙂

Per oggi ti saluto con una scorpacciata di Pompìa in tutti i suoi mille usi.

A presto

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Comments (05)

    1. Ciao Andrea, il mio consiglio è di rivolgersi all’Azienda Agricola Tholoi. Ci sono diversi siti che vendono il liquore di Pompia Tholoi, ma magari per grandi quantità ci si può rivolgere direttamente all’Azienda. Inserisco a seguire il link alla loro pagina Google in cui è riportato il numero di telefono che potrà certamente essere contattato: https://goo.gl/maps/p5bHgnBs2biRRacC9

  1. I really appreciated Sardinia and all that it offers, typical products and full of flavors. It is especially full of kindness and goodness. I recommend 100%.

    1. Thank you Elody, your comment represents very well what Sardinia wants to communicate.

  2. Ma il frutto della pompia è acquistabile in Sardegna o sono acquistabili solo le piante da alcuni vivai e i prodotti ricavati dalla lavorazione della pompia presso i negozi di Siniscola?

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